Come scegliere reostato o potenziometro di alta qualità

Il potenziometro viene spesso utilizzato per classificare tutti i resistori variabili, ma un altro tipo di resistore variabile, noto come REOSTAT, è diverso da un vero potenziometro.I reostati sono dispositivi a due terminali, con un cavo collegato al tergicristallo e l'altro collegato a un'estremità della pista di resistenza.

Sebbene un potenziometro sia un dispositivo a tre terminali - i suoi conduttori si collegano al tergicristallo e ad entrambe le estremità della pista di resistenza - puoi usare un potenziometro come reostato (come è abbastanza comune) collegando solo due dei suoi conduttori, oppure puoi collega tutti e tre i cavi nel tuo circuito e ottieni sia un resistore fisso che variabile al prezzo di uno!

Il reostato in genere gestisce livelli di tensione e corrente più elevati rispetto ai potenziometri.Questo li rende ideali per applicazioni industriali, come il controllo della velocità di motori elettrici in macchine di grandi dimensioni.Tuttavia, i reostati sono stati in gran parte sostituiti da circuiti che utilizzano dispositivi a semiconduttore, che consumano molta meno energia.

Un reostato è un resistore variabile che viene utilizzato per controllare la corrente.Sono in grado di variare la resistenza in un circuito senza interruzioni.La costruzione è molto simile alla costruzione di un potenziometro.Utilizza solo due connessioni, anche quando sono presenti 3 terminali (come in un potenziometro).Il primo collegamento è realizzato ad un'estremità dell'elemento resistivo e l'altro collegamento al tergicristallo (contatto scorrevole).Contrariamente ai potenziometri, i reostati devono trasportare una corrente significativa.Pertanto sono per lo più costruiti come resistori a filo avvolto.Il filo resistivo è avvolto attorno a un nucleo isolante in ceramica e il tergicristallo scorre sugli avvolgimenti.

I reostati erano spesso usati come dispositivi di controllo della potenza, ad esempio per controllare l'intensità della luce (dimmer), la velocità di motori, riscaldatori e forni.Al giorno d'oggi non vengono più utilizzati per questa funzione.Ciò è dovuto alla loro efficienza relativamente bassa.Nelle applicazioni di controllo dell'alimentazione vengono sostituiti dall'elettronica di commutazione.Come resistenza variabile vengono spesso utilizzati per la messa a punto e la calibrazione nei circuiti.In questi casi vengono regolati solo durante la fabbricazione o la messa a punto del circuito (resistenza preimpostata).In questi casi vengono spesso utilizzati trimpot, cablati come reostato.Ma esistono anche resistori preimpostati a 2 terminali dedicati.

Cos'è un potenziometro?

APotenziometro è un resistore variabile regolabile manualmente con 3 terminali.Due terminali sono collegati a entrambe le estremità di un elemento resistivo e il terzo terminale si collega a un contatto scorrevole, chiamato tergicristallo, che si sposta sull'elemento resistivo.La posizione del tergicristallo determina la tensione di uscita del potenziometro.Il potenziometro funziona essenzialmente come un divisore di tensione variabile.L'elemento resistivo può essere visto come due resistori in serie (resistenza del potenziometro), dove la posizione del tergicristallo determina il rapporto di resistenza del primo resistore rispetto al secondo resistore.

Un potenziometro è anche comunemente noto come potenziometro o pentola.La forma più comune di potenziometro è il potenziometro rotativo a giro singolo.Questo tipo di potenziometro viene spesso utilizzato nel controllo del volume audio (taper logaritmico) e in molte altre applicazioni.Diversi materiali vengono utilizzati per costruire potenziometri, tra cui composizione di carbonio, cermet, filo avvolto, plastica conduttiva o film metallico.